Il discorso del Sindaco in occasione del 4 novembre

IV Novembre – Giornata dell’Unità d’Italia e delle Forze Armate

Data :

7 novembre 2023

Il discorso del Sindaco in occasione del 4 novembre
Municipium

Descrizione

Oggi 4 novembre 2023 si celebra la giornata dell’Unità d’Italia e delle Forze Armate, in ricordo dei caduti di tutte le guerre.
Un saluto alla presenza delle autorità, delle forze dell’ordine, dell’associazioni ad una rappresentanza della scuola secondaria, a Don Giorgio e a tutti voi qui presenti.
E’ stata deposta una corona floreale presso la stele dove vi sono incisi i nomi di tutti i caduti nelle guerre e siamo qui per commemorarne la memoria a nome di tutta la comunità di Guarcino.
Il 4 novembre è una data importante che ci ricorda la conclusione della Prima Guerra Mondiale, una guerra catastrofica, terribile, una guerra oggi quasi dimenticata nel nostro paese.
Nessuno dei combattenti di allora è sopravvissuto, pochissimi i nati in quegli anni che ancora vivono, una memoria diretta che, inesorabilmente, sta per scomparire.

La prima Guerra Mondiale ha visto tutti gli Stati europei, e non solo, schierati gli uni contro gli altri in un conflitto che in quattro anni ha causato la morte di oltre 15 milioni di persone, uomini e donne, militari e civili.
Oggi ringraziamo quanti hanno dato la vita per l’Unità e l’Indipendenza di questo Paese e al contempo quanti, quotidianamente, lavorano con dedizione e passione per tutti noi, perché quei valori di unità ed indipendenza siano mantenuti e difesi.
In periodi difficili come quello che stiamo attraversando, caratterizzato da una grave e preoccupante crisi geopolitica, dallo scatenarsi di due guerre che mai e poi mai avremmo immaginato potessero accadere nel 20° secolo.
Due guerre terribili che c’hanno mostrato le atrocità che ne derivano colpendo inevitabilmente civili inermi senza risparmiare nessuno.
La guerra Russo-Ucraina che si combatte ormai da più di un anno e non lascia prevedere una luce di speranza per il raggiungimento di una pace giusta e duratura; le diplomazie mondiali non riescono a far tacere le armi…

La seconda “guerra atroce” appena scatenata il 7 ottobre; alle prime luci dell’alba uomini armati provenienti dalla Striscia di Gaza hanno colpito con ferocia e atrocità nei kibbutz di Israele con la strage di civili inermi commissionata da terroristi di Hamas.
Gli uomini armati hanno aperto il fuoco per le strade di Sderot, ucciso centinaia di giovani che partecipavano a un rave e colpito diverse località. I terroristi hanno preso in ostaggio più di 200 persone, militari e civili ed anche di diverse nazionalità.
Un attacco che ha portato alla reazione di Israele che a sua volta ha colpito con bombardamenti assurdi la Striscia di Gaza distruggendo ed uccidendo anche qui migliaia di civili inermi.
Dopo il 7 ottobre, i morti israeliani accertati sono 1.500, i feriti 2.800. Tra i palestinesi di Gaza, i morti sono migliaia e migliaia i feriti. Oltre a un migliaio di terroristi morti nell’assalto di sabato.

Le immagini trasmesse dalla televisione sono immagini crudeli, che ci lasciano sbigottiti e che mai avremmo immaginato: giovani ragazzi trucidati mentre festeggiavano, bambini decapitati, giovani donne violentate vecchi trascinati come bestie…immagini tremende a cui mai avremmo pensato potessero accadere, e la reazione a sua volta violenta di Israele che sta radendo al suolo la striscia di Gaza con bombardamenti mirati ma che inevitabilmente colpiscono i civili; immagini impressionanti che ci lasciano senza parole, solo morte e distruzione…
Ecco, in questi momenti i valori che siamo chiamati a ricordare assumono ancora più forza ed importanza; specialmente verso ai tanti giovani che, più di altri, debbono credere ed investire aspettative e speranze in un futuro che li possa vedere protagonisti e rendere felici.

La giornata del 4 novembre, intitolata “giorno dell’Unità Nazionale e giornata delle Forze Armate” è una commemorazione piena di significati, su cui si fonda l’esistenza stessa della Repubblica, perché è il sentimento di appartenenza di un popolo democratico, e questo vale anche per la nostra piccola comunità, deve essere coltivato in ognuno di noi attraverso il costante mantenimento della memoria collettiva.
La commemorazione del 4 novembre ci aiuta a non dimenticare, ci aiuta a ricordare le persone che hanno dato la vita per la nostra patria, ci aiuta a ricordare chi ha sofferto e chi è morto al fronte, ma anche le famiglie, le mogli, le madri, i figli di quei giovani ragazzi di Guarcino e dell’Italia, di quei soldati che hanno dato la vita per la nostra Italia.

La commemorazione del 4 novembre rappresenta anche l’occasione preziosa per riflettere sul senso della guerra, sempre ingiusta, sempre dolorosa, sempre crudele, sempre disumana, sempre sbagliata, sempre evitabile; ma soprattutto dobbiamo riflettere sulle conseguenze che la guerra lascia, la scia di dolore che si porta con sé, la fuga di migliaia di persone dai territori di guerra ed è quello purtroppo che sta accadendo oggi in Palestina, in Ucraina ed in Siria ed in altre località del mondo oramai passate inosservate, dove in migliaia fuggono dall’orrore della guerra dalla distruzione totale e vanno in cerca di un posto sicuro, in Egitto, in Europa e anche attraversando il mediterraneo che non sempre assicura l’arrivo all’altra sponda; assistiamo ogni giorno increduli a disgrazie annunciate dai media ormai non più come prima notizia ma di secondo ordine, le morti in mare non fanno più notizia, non attirano più l’attenzione della gente…
È una riflessione che deve rafforzare in noi un forte sentimento di ripudio verso la guerra ovunque essa sia generata e una forte volontà di coltivare sempre la pace, il rispetto per gli altri, la democrazia, e una chiara determinazione a mettere in pratica questi valori nella nostra vita di tutti i giorni.
Il 4 novembre, è anche la giornata dedicata alle Forze Armate. Nel nostro paese vengono oramai impiegate per la sicurezza interna e alla ricerca di pace a livello internazionale. Formano un presidio di pace e di garanzia della libertà in tutto il mondo e quindi non più strumenti di conflitti ma presidi multinazionali in grado di diminuire gli appetiti senza fine delle guerre.

Le nostre Forze Armate, quali garanti delle regole su cui si fonda la convivenza civile, costituiscono una sicura fortificazione per la nostra democrazia, per l’equilibrio sociale, per il mantenimento dei valori di solidarietà, per l’impegno ed il coraggio che mettono nel garantire la nostra sicurezza.
La pace è conseguenza del loro lavoro ma soprattutto frutto dei nostri comportamenti di tutti i giorni, anche in una piccola comunità come la nostra, ed è un dono meraviglioso che dobbiamo saper conservare senza essere preda di un generico qualunquismo che distrugge la società e la dignità delle persone che la vivono.
E’ questo un concetto che dobbiamo continuare ad insegnare ai nostri ragazzi, ai ragazzi nelle scuole.
Ringrazio per il calore e il senso patriottico con cui sempre partecipiamo alle cerimonie ufficiali come quella di oggi, che ci ricorda il valore del sacrificio dei nostri Caduti, il valore delle nostre forze armate, l’orgoglio dell’essere Italiani. E dunque:

Viva le nostre Forze Armate, viva l’Unità Nazionale, ma soprattutto: Viva l’Italia!

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